giovedì 21 giugno 2012

NASCAR: Insieme a Earnhardt Jr., trionfano i tifosi



Com'è strana la NASCAR, vero? Si va a correre su uno dei circuiti che negli ultimi vent'anni ha offerto meno emozioni e ci si gode una delle corse più belle della stagione, se non la migliore. Il tutto condito con il ritorno di Dale Earmnhardt Jr. alla vittoria.

Erano passati esattamente quattro anni da quando il figlio de "The Intimidator" aveva trionfato per l'ultima volta proprio sulla pista di Michigan. In quell'occasione, Junior vinse grazie ad una perfetta strategia di consumo combustibile, le stesse che tentò senza successo nel corso del 2011. In mezzo, due annate veramente disastrose dove sembrava che Earnhardt fosse già prematuramente nella parabola discendente della sua carriera. Questa volta Dale Jr. ha vinto senza trucchi, senza tattiche e senza azzardi, risultando semplicemente il più veloce di tutti.

La cosa ancora più bella è che a inizio gara le cose non si erano messe per niente bene per il pilota della Chevrolet numero 88. Troppo sovrasterzo sulla propria Impala, che viaggiava tra a metà gruppo senza possibilità di rimonta. Intanto lì davanti c'erano Marcos Ambrose, Kasey Kahne, Greg Biffle, Matt Kenseth e Tony Stewart a giocarsi la vittoria. E' bastata una modifica alla sospensione posteriore (è stato inserito uno spessore di gomma nella molla posteriore sinistra) per far volare la vettura di Earnhardt. Ma la concorrenza non è stata a dormire e Stewart e Jeff Gordon non hanno lasciato Junior in pace. E' stato ben oltre metà corsa, quando Earnhardt sembrava poter dominare la situazione, ma le varie bandiere gialle non lo hanno comunque lasciato tranquillo.

Come se niente fosse, come se avesse vinto ieri, come se le stagioni disastrose non ci fossero mai state, Earnhardt Jr. ha vinto e ora minaccia il leader Kenseth con solo quattro punti di svantaggio in classifica. Inoltre avrebbe solo tre punti di svantaggio nella futura graduatoria del Chase nei confronti di Jimmie Johnson e Denny Hamlin. Come nel 2004, Earnhardt torna a far paura.

Ma non è stato il solo Dale a vincere. Il pubblico è stato finalmente premiato con il successo del suo beniamino e con le prestazioni delle vetture NASCAR ormai arrivate a livelli stratosferici. Ambrose ha ottenuto la pole a 326 chilometri all'ora di media, mentre le velocità di punta in gara sono arrivate a 345, roba quasi da monoposto. Grazie al successo di Earnhardt, la NASCAR è pronta a decollare.

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