mercoledì 19 settembre 2012

NASCAR: Poco da dire a Joliet



Il Chase 2012 è cominciato. Dopo una dura battaglia, Brad Keselowski ha vinto la gara di Joliet battendo un velocissimo Jimmie Johnson. Tra i due è scoppiata la polemica a causa di un'uscita dai box piuttosto agguerrita da parte del pilota della Dodge numero 2. Visti i codici taciti tra i piloti NASCAR, nessuno sarebbe sorpreso se Keselowski dovesse finire contro il muro nelle prossime gare.

Quello stesso muro che ha atteso Jeff Gordon, l'eroe della precedente corsa a Richmond, incolpevole in quella frenata a ruote bloccate necessaria poichè gli si era bloccato l'acceleratore. Visti i precendeti dei playoff, quando si incappa in una gara disgraziata, il titolo è perso.

Tutti qui, non ci sono altri commenti da fare su una gara che più monotona di così non poteva essere. Certo che la fantasia non esondava all'ora di costruire i nuovi tracciati che negli ultimi anni hanno iniziato a ospitare la NASCAR.

giovedì 13 settembre 2012

NASCAR: Che spettacolo a Richmond!



Ancora una volta, tutti i tifosi della NASCAR hanno ringraziato la decisione presa nel lontano 1988 di modificare il circuito di Richmond, allungandolo di 400 metri rispetto ai classico mezzo miglio dei short track. Come al solito, sul tracciato della Virginia è venuta fuori una corsa con i fiocchi, degna da essere ricordata a lungo. Nessuno sa ancora come abbia fatto Clint Bowyer a vincere riuscendo a percorrere quella serie infinita di giri a fine gara senza rifornire. Grande merito del pilota, capace di staccare la trasmissione al momento giusto senza perdere troppo tempo, e complimenti alla squadra, che lo ha supportato strepitosamente dal punto di vista strategico.

Ci sarebbe da dire una cosa su questo meritato successo. La vittoria è arrivata anche grazie ad un fatto successo lontano dalle telecamere e di cui pochi se ne sono accorti. Prima dell'ultimo pit stop, Mark Martin stava macinando giri veloci uno dietro l'altro e sembrava in grado di vincere la corsa. Al momento della fermata ai pits, c'è stata un'incomprensione tra Martin e altri piloti che si trovavano sulla linea interna del tracciato. Il veterano pilota dell'Arkansas ha dovuto tirare dritto per evitare un incidente e percorre un altro giro prima di fermarsi, perdendo tempo prezioso. Senza questo inconveniente, Martin sarebbe uscito dai box con un ritardo inferiore rispetto a Bowyer e avrebbe potuto raggiungerlo e superarlo senza subire il ritorno di Jeff Gordon.

Per quanto riguarda "Wonderboy", non bastano le parole per descrivere la sua miracolosa qualificazione ai playoff. Partito in prima fila, Gordon ha fatto qualche giro in testa prima di ritrovarsi nelle retrovie con una vettura completamente inguidabile. Al momento della bandiera rossa a causa della pioggia, il quattro volte campione della NASCAR era a dir poco arrabbiato e deluso, consapevole del fatto che sarebbe stato impossibile battere Kyle Busch. Invece Gordon, il capomacchina Alan Gustavson e tutto il team Hendrick non si sono dati per vinti e hanno lavorato giro dopo giro per trovare un assetto corretto e lottare per le prime posizioni. Complice una scelta strategica sbagliata da parte del team Gibbs, Gordon si è qualificato al Chase per un solo punto. E se questo è stato il duello per la qualificazione ai playoff, cosa ci aspetterà quando i piloti si batteranno per il titolo.